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Come gestire il proprio stato emotivo in situazioni di forte stress.
- 27/06/2022
- Pubblicato da: Emanuele Spina
- Categoria: SALUTE VITALITA'

Ciao! Oggi affrontiamo un argomento molto interessante che riguarda la possibilità di comprendere come gestire il proprio stato emotivo in situazioni di forte stress.
Ti sarà capitato di notare come alcune persone sembrino felici anche se hanno ben poco sul piano materiale, mentre altre si lamentano tutto il giorno delle innumerevoli ingiustizie che si sentono di subire anche se possiedono ricchezza economica, amicizie e un eccellente lavoro.
Chi non conosce e non sviluppa il potere dell’intelligenza emotiva è fuori da ogni tipo di mercato: finanziario, relazionale e lavorativo.
Ti è mai capitato che la mattina presto ti fai un caffè e poco dopo si rovescia sul tavolo, scendi per prendere il tram per andare a lavoro e c’è uno sciopero, arrivi in ufficio in ritardo e il tuo capo ha una pessima notizia da darti, i tuoi colleghi sono nervosi più del solito e la sera, tornando a casa dal tuo ufficio, il tuoi figli o il tuo partner ti fanno arrabbiare? Una giornata davvero storta. Ti è mai capitato? Quelle giornate dove anche le cose più semplici, che fai di solito, finiscono con un disastro atomico.
Come ti spieghi che a volte produci risultati straordinari e altre volte invece sono così desolanti? Eppure sei la stessa persona. Quindi, dove sta la differenza?
La risposta è nella tua mente o meglio nella capacità di saper gestire quello che noi in programmazione neuro-linguistica (PNL) chiamiamo stato emotivo. La PNL sostiene che il nostro stato emotivo crea il nostro comportamento. Se siamo in uno stato emotivo non funzionale potremmo reagire facilmente con un comportamento poco efficiente, mentre se siamo in uno stato emotivo funzionale potrà essere al contrario più efficiente, portando dei vantaggi nella comunicazione.


Ogni emozione è giusta ed è degna di essere vissuta.
Chiariamo subito un dubbio che spesso i miei studenti hanno: ogni emozione è giusta ed è degna di essere vissuta. Ogni emozione, se ignorata, produce effetti indesiderati sulla qualità della nostra stessa vita.
Possiamo aggiungere che esistono emozioni funzionali o non funzionali a ciò che desideri ottenere in quel preciso momento. Ti faccio un esempio: se sei molto triste e frustrato ma comunichi rabbia al tuo interlocutore non otterrai grandi risultati perché la tua mancanza di coerenza non ti permetterà di attingere al tuo potenziale, alle tue risorse interiori.
A volte può capitare che devi essere pronto e forte a rimettere in riga una squadra e dovrai comunicare in maniera decisa e determinata, come se fossi un generale poco prima di un’importante battaglia, ma se sei triste per una notizia che ti è arrivata poco prima, potresti non essere efficace nel tuo discorso di inizio partita.
Devi essere in grado di trasformare le tu emozioni partendo dalla semplice osservazione dello stato attuale delle cose per poi cambiarle in maniera funzionale rispetto al risultato che desideri ottenere.
Ti faccio un altro esempio. Se uno sportivo prova una forte rabbia o sente una profonda ingiustizia, se è in grado di trasformare la rabbia in grinta potrebbe avere una migliore performance in campo.
Nel cartone animato Inside Out troverai un sacco di spunti di riflessione per comprendere come le emozioni possono governare le tue azioni e cambiare la realtà che percepisci. Rabbia, disgusto, paura, tristezza e felicità sono le cinque emozioni protagoniste che troverai in questo film di animazione molto divertente. Lungo la trama noterai un concetto molto chiaro: non è l’evento a creare l’emozione, ma i tuoi pensieri riguardo a esso, la tua oggettiva interpretazione di ciò che è accaduto. In poche parole “è la mente che fa sani o malati, che rende tristi o infelici, ricchi o poveri”.
Lo stato emotivo, è quindi la somma delle tue esperienze soggettive e la maggior parte delle volte si forma senza il tuo controllo conscio.

Come faccio a gestire il mio stato emotivo?
Ora sicuramente ti chiederai: “Emanuele ma come faccio a gestire il mio stato emotivo?” Per prima cosa, devi conoscere i tre fattori che determinano il tuo stato emotivo e poi utilizzarli a tuo favore. I tre fattori sono: Fisiologia, Linguaggio e Focus.
1. Fisiologia
Per fisiologia si intende la connessione che il tuo corpo ha con la tua mente e quindi con le tue emozioni. Possiamo quindi utilizzare il nostro corpo per influenzare positivamente i nostri pensieri.
Adesso che stai leggendo questo articolo che postura hai? Se potessi guardarti da fuori, risulteresti una persona triste, annoiata, felice, vitale? Bene! Adesso che sono certo che hai cambiato la tua postura, nota come è salito il tuo grado di attenzione e la tua vitalità.
Se desideri essere una persona vitale e felice assumi una postura da persona vitale e felice, molto semplice.
Quando cammini per strada o stringi la mano al tuo cliente, quando parli con i tuoi figli o con il tuo partner osserva la tua postura. Cambia la tua postura e cambierai il tuo stato emotivo.
Un’altra cosa che faccio spesso è saltare. Si, saltare! Mi prenderai per pazzo lo so. Tony Robbins, lo straordinario coach che ha formato centinai di migliaia di persone in tutto il mondo (ti ho parlato di lui in un precedente articolo, ti ricordi? Se vuoi lo puoi rileggere cliccando su i 6 bisogni fondamentali dell’essere umano) dietro il palco dei suoi migliori eventi tiene sempre un tappeto elastico.
Prima di entrare in scena davanti a migliaia di persone fa una decina di salti, alza le braccia al cielo, punta lo sguardo verso l’alto e sfoggia il suo migliore sorriso.
Ti suggerisco, in situazioni di calo di energia o poco prima di una telefonata importante dove potresti essere più teso del solito, se desideri alzare il tuo stato vitale, di fare venti salti sul posto, di sorridere, di alzare lo sguardo e le braccia al cielo e ripeterti a voce alta, mentre salti, “sono felice, sono forte, sono determinato”. Noterai uno straordinario cambiamento e una trasformazione del tuo stato emotivo. Dai! Ti sfido a farlo adesso. Metti in pausa la lettura di questo articolo e fai questo semplice esercizio.
Tenerti in movimento, tutti i giorni, con una semplice passeggiata di trenta minuti ti permetterà di mantenerti lucido e di buon umore.
In conclusione: Desideri avere uno stato emotivo più funzionale alle tue performance, ai tuoi risultati, usa il tuo corpo, tienilo in movimento e assumi una postura corretta con la schiena dritta quando sei alla tua scrivania o quando cammini per strada. La pratica prolungata in una postura corretta produce chimica positiva nel tuo corpo e questo basterà per condizionare in maniera positiva la tua mente.

2. Linguaggio
Il secondo fattore è il linguaggio: le parole che utilizzi per descrivere un’esperienza, diventano la tua esperienza stessa. Ogni parola porta con sé una carica emozionale. Immagina di incontrare una persona in ufficio o un amico ti telefona e ti chiede: come stai? La maggior parte delle persone risponde: “bene!” Oppure “non c’è male”. E forse anche tu rispondi a questa domanda in questo modo.
Da oggi sostituisci queste parole con una risposta del tipo: “alla grande!” Oppure “oggi è la migliore giornate di sempre!”. Certo! Immagino quello che stai pensando, temi che ti prenderanno per pazzo. Credo sia meglio che ti prendano per pazzo piuttosto che per banale o depresso! Rompi gli schemi mentali, lascia un ricordo indelebile nelle altre persone e soprattutto cambia il tuo vocabolario.
E se non sei al top? E non sei nella tua giornata migliore? Rispondi ugualmente con estrema positività e questa condizionerà il tuo stato vitale tanto da migliorare il tuo stato emotivo fino ad ottenere risultati migliori al lavoro e nelle relazioni.
Le parole sono immagini, le immagini emozioni e le emozioni trasformano le tue azioni dandoti campi infiniti di possibilità tanto da farti ottenere i risultati che hai sempre sognato.
Prima di parlare a te stesso o con gli altri ricorda questi cinque concetti: parole, immagini, emozioni, azioni, risultati.
Scegli con cura le parole che usi per comunicare, descriverti o dare un significato alle cose: cambia il tuo linguaggio e cambierai i tuoi risultati.
Pensa a tutti i detti che ci hanno insegnato quanto sono sbagliati. Diciamo che qualcosa è “la fine del mondo!” per descrivere qualcosa di buono oppure intercalari come “ne vale la pena” per descrivere un qualcosa che dovremmo fare e che ci darebbe un vantaggio. Da oggi prometti a te stesso che cambierai il tuo vocabolario in questo modo:
- Questa pasta è la fine del mondo con: questa pasta è l’inizio di un nuovo mondo!
- Credimi ne vale la pena con: credimi ne vale la gioia.
- Cambia la parola problema con la parola: sfida, la parola sperare con la parola: fiducia.
- Ci provo e farò il possibile con: ci riesco e trovo in modo di portare a termine il compito che mi hai assegnato.
Senti come suona completamente diversa la frase, noti come questo tipo di parole restituiscono maggiore forza e vitalità al tuo pensiero?!
Esercizio: Nota tutte le volte che utilizzerai parole non funzionali e correggile con parole funzionali sapendo che le parole sono immagini che diventano emozioni che trasformano le tue azioni, dandoti risultati migliori.

3. Focus
Il terzo e ultimo fattore per migliorare il tuo stato emotivo è il focus: ciò su cui poni la tua attenzione diventa la tua realtà.
Se ti focalizzi su un particolare, perdi di vista l’insieme. Questo potrebbe essere un vantaggio o uno svantaggio, sta a te decidere come usare la capacità che ha il tuo cervello di concentrarsi su una cosa sola tanto da renderla l’unica possibile.
Ti faccio un esempio. Immagina che tu e un tuo amico decidiate mesi prima di prendere un paio di biglietti per un evento a bordo piscina, con bella musica e le persone giuste.
Lo avete progettato per mesi e a due giorni dalla partenza il tuo amico si ammala e, dato che non può venire con te, ti chiede di filmare, con una telecamera che ti consegna, tutta la festa per permettergli al tuo ritorno di avere un ricordo dell’esperienza.
Tu, una volta arrivato lì, ti rendi conto che è davvero tutto meraviglioso, accendi la telecamera, fissi il tuo cavalletto a terra e ti distrai andando a ballare.
La telecamera, a tua insaputa, registrerà per quattro ore una furiosa litigata di una coppia presente come te all’evento. Quando dopo una settimana consegni la registrazione al tuo amico gli descrivi un evento memorabile, epico. Bella musica, gente fantastica, tre giorni che rimarranno per sempre nel tuo cuore. Il tuo amico con questa aspettativa positiva guarda il filmato e come puoi immaginare, dopo pochi giorni, ti telefona dandoti tutta un’altra versione.
La domanda che voglio farti è questa: “La festa è stata memorabile o un luogo dove pessime persone hanno rovinato tutto?”.
Se desideri che la tua vita sia una bella festa dove divertirsi, ridere, ballare e conoscere belle persone stai attento a dove posizioni la tua telecamera, su cosa poni l’attenzione perché quella diventerà la tua realtà.
“E tu? Su cosa poni l’attenzione? Su ogni evento negativo tanto da renderlo sempre più grande? Oppure sulle piccole soddisfazioni della vita tanto da pervadere con ottimismo e serenità la tua quotidianità?” Il meccanismo è lo stesso, il punto di partenza no.
“Si certo Emanuele”, mi dirai, “ma come faccio a concentrami sulle cose positive?”. A me ne capitano di tutti i colori! Ho per te una soluzione geniale e semplice allo stesso tempo. Ricorda questo assunto: le domande spostano il focus.
Con le giuste domande puoi migliorare ciò che vedi e quindi il tuo stato emotivo, tanto da renderlo funzionale per affrontare la vita in maniera completamente diversa.
Le domande rappresentano il processo mentale principale che utilizzi per gestire i tuoi pensieri, quindi le tue emozioni. Pensare può essere visto come l’atto di porsi domande e trovare le risposte.
Cerchi risposte alle domande che ti poni o che ti pongono gli altri anche inconsapevolmente. Infatti, il tuo inconscio troverà sempre una risposta adeguata, o meglio coerente, ad una domanda posta. La ricerca anche per giorni finché non trova una risposta che reputa buona.
Quindi non devi cambiare le risposte o cercare le risposte giuste per risolvere un problema che ti affligge, ma cambiare le domande che ti poni. Solo così troverai risposte diverse. Mi rendo conto che è contro-intuitivo ma è così che funziona la mente. In fondo sei qui per imparare i segreti dei meccanismi della mente umana e utilizzarli a tuo favore.

La sfida dei 21 giorni!
Vuoi avere uno stato emotivo funzionale tanto da ottenere i risultati che ti meriti così da vivere la vita dei tuoi sogni? Bene! Fai questo esercizio scritto, tutti i giorni. Tutte le sere e per i prossimi 21 giorni. Prima di addormentarti, prendi un quaderno e rispondi a queste semplici domande:
- Quali sono le tre cose belle che ho notato oggi?
- Quali sono le due cose nuove che ho imparato oggi?
- Chi e come ho reso importate e speciale oggi?
- Con quali parole o gesti e a chi ho comunicato la mia gratitudine oggi?
E poi la mattina, prima di uscire di casa o di iniziare la tua giornata, dedica qualche minuto a rispondere a queste domande:
- Di cosa sono felice oggi?
- Che cosa nella mia vita mi rende fiero oggi?
- Di cosa sono grato oggi?
- Chi amo? Chi mi ama?
Accetta la sfida dei 21 giorni! Fai questo esercizio senza mollare la presa e vedrai un notevole cambiamento nella tua vita. Inizierai a vedere cose che non notavi prima, una vitalità ed una forza mai provata e soprattutto uno stato emotivo eccellente che ti farà fare azioni diverse e più incisive.
Vedi, un conto è gestire le situazioni di forte stress quando nascono e un altro è fare piccoli cambiamenti nella quotidianità così da allenarsi ed essere pronti per le sfide che la vita ti regala per misurare la tua straordinaria forza, i tuoi talenti, il tuo coraggio e la tua fede.
Grazie a dei percorsi completi che ho ideato per te, possiamo riscrivere insieme il copione della tua vita. Se vuoi saperne di più clicca su: RISVEGLIA IL TUO POTENZIALE e ALL INCLUSIVE ORO
Bene! Complimenti per essere arrivato fin qui. Ci vediamo nel prossimo articolo e ricorda: “Non esiste il caso o la coincidenza. Noi camminiamo ogni giorno verso luoghi e persone che ci aspettavano da sempre. Respira. Finalmente sei qui. Ti stavo aspettando. L’Universo ha un piano ben preciso per te e il tuo compito è scoprirlo!”.
Emanuele Spina