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Riprogrammazione mentale inconscia: cos’è e come funziona.
- 26/04/2022
- Pubblicato da: Emanuele Spina
- Categoria: CARISMA

Ciao! Oggi affrontiamo un argomento molto interessante che riguarda la possibilità di riprogrammare la tua mente inconscia per realizzare la vita che hai sempre sognato.
Come creiamo il nostro destino? Perché alcuni riescono a realizzare la propria vita ed altri no? Esistono dei modi per organizzare il nostro pensiero tanto da attrarre a noi solo ciò che è in linea con i nostri talenti e ciò che ci piace fare? Si può vivere una vita felice e piena di soddisfazioni?
La risposta è si! Se sappiamo come farlo. Inizio con il dirti che il tuo cervello è progettato per farti sopravvivere non per renderti felice. Per migliaia di anni le specie animali di tutto il pianeta hanno combattuto e combattono per la sopravvivenza della specie. Tu fai parte del tutto e sei un essere vivente che vive l’influenza delle leggi della natura tanto quanto una tigre, un pesce rosso o la quercia nel tuo giardino.
Non siamo programmati per essere felici, ma per sopravvivere e quindi dobbiamo capire come funziona il nostro cervello per sbloccare il nostro vero potenziale e iniziare a ragionare in maniera contro-intuitiva.
Paul Donald Maclean nel 1972 ha ipotizzato che nella nostra scatola cranica convivono 3 cervelli: cervello rettile, cervello limbico e la neo-corteccia. Potremmo sostituire questi tre cervelli con tre parole: istinto, emozioni e ragione. Il cervello è molto più complesso di quanto possiamo immaginare.
Chiariamolo subito: il cervello è uno, e qualsiasi divisione all’interno dello stesso è praticamente impossibile. Come si è scoperto grazie alle più recenti ricerche, qualsiasi divisione finora proposta, compresa quella fra emisfero sinistro (che sarebbe specializzato nei calcoli) ed emisfero destro (che sarebbe collegato ad aspetti più creativi e romantici del pensiero), è utile ai fini didattici ma rispecchia solo in parte il modo in cui il cervello funziona.
Il cervello rettile (quello più antico, responsabile della maggior parte delle nostre funzioni vitali), il cervello limbico (che si è sviluppato più tardi, responsabile dei processi emotivi) e la neo-corteccia (la parte di sviluppo più recente, in termini evoluzionistici, responsabile dei nostri ragionamenti).

Voglio iniziare parlandoti del cervello rettile.
Si occupa delle funzioni vitali, cibo, acqua, sopravvivenza, sessualità e di fronte al pericolo lotta, scappa o si finge morto. Si! Hai presente quando sei davanti ad una situazione di forte stress? Lavoro, famiglia o nelle relazioni? Ci sono persone che attaccano gli altri (risultando aggressivi), oppure scappano (risultando codardi) oppure si fingono morti, si paralizzano.
Noi esseri umani diamo un connotato negativo a queste esperienze e giudichiamo. Ma se ci pensi bene, un leone non si sente in colpa per aver aggredito la sua preda, un coniglio non si reputa un vigliacco perché scappa da un attacco. Siamo noi esseri umani ad interpretare male queste reazioni. Una cosa è certa: se non sai gestire il tuo istinto non avrai mai il pieno controllo delle tue azioni.
Adesso voglio raccontarti del cervello limbico.
È la sede delle emozioni. È il cervello che si appassiona alla trama di un film, ci fa commuovere quando sentiamo la canzone che da bambini ascoltavamo quando la nonna ci preparava le tagliatelle fatte a mano, la domenica mattina. Il cervello limbico ci fa vibrare le corde del cuore.
Gli esperti di marketing usano nelle pubblicità elementi come, cuccioli di animali, bambini che sorridono, innamorati che si guardano negli occhi o che si stringono in un meraviglioso abbraccio per venderci una storia e non le caratteristiche tecniche del prodotto o del servizio. Le scelte vengono prese dal sistema limbico e quindi dalle emozioni, che si manifestano tramite le immagini e queste possono guidare le nostre azioni: nella sfera delle relazioni, sul lavoro come in una performance sportiva.
Termino la teoria di Maclean parlandoti della neo-corteccia.
È la parte di cervello deputata ai calcoli, alla logica, alle spiegazioni razionali. È l’ultimo arrivato e dovrebbe essere la parte più evoluta, ma spesso cade vittima di inganni. Prendiamo scelte di pancia e le aggiustiamo con la testa. In pratica prima decidiamo, inconsciamente, come agire e solo in seguito giustifichiamo la nostra scelta con l’utilizzo della ragione. Se sei una donna questo meccanismo lo conosci benissimo.
Ti faccio una domanda: Quante scarpe hai nell’armadio? Quanti vestiti? Di media indossiamo solo il 20% degli abiti che abbiamo nel nostro armadio, anche se sono certo che quando li hai acquistati credevi fossero importanti. Li hai comprati con il sistema limbico (le emozioni) e poi hai razionalizzato i soldi che hai speso con la neo-corteccia (la ragione).
Vuoi essere padrone della tua vita? Bene! Allora devi prendere il pieno controllo delle tue emozioni che sono il centro decisionale. Saper gestire le emozioni è fondamentale per avere la sensazione del controllo. Le parole che usi sono immagini, le immagini diventano emozioni e le emozioni ti spingono o ti frenano a fare quella determinata azione che tanto desideri. Potremmo tradurre questo protocollo come: parole, immagini, emozioni, azioni. Cambia le tue parole e cambierai le tue azioni.

Primo esercizio.
Rispondi a questa domanda per iscritto: chi sei tu? Fallo adesso, non avrai un momento migliore per metterti alla prova! Ti renderai conto che ci sono parole ricorrenti e quelle parole definiscono la tua realtà. Cambia le tue parole e cambierai ciò che vedi.
Bene, entriamo nel particolare. Sono certo che le parole che hai utilizzato ti definiscono sia nel bene che nel male. Hai scritto pregi e difetti, hai inserito i ruoli che hai (madre, padre, figlio, imprenditore, casalinga, operaio), le tue passioni, se hai o non hai figli, quali lati oscuri ha il tuo carattere o quanta luce emani a contatto con gli altri. Le parole che hai usato raccontano chi sei e se non cambi le parole che usi per descriverti difficilmente riuscirai a vedere nuovi campi di possibilità.
In qualche maniera hai definito la tua identità grazie all’interpretazione che hai dato alle tue esperienze. Si! Hai capito bene, alle interpretazioni che hai dato. Ciò che hai vissuto è pura percezione. Altri, accanto a te, nella tua stessa condizione, sono certo che hanno dato un significato diverso a quello che hai vissuto tu. Prendi coscienza che sei tu a definire la realtà, tramite le parole che usi.
Secondo esercizio.
Facciamo un altro esercizio insieme! Scrivi su un foglio la tua vita in 10 passi, partendo da quando sei nato, fino ad oggi, inserendo i passaggi importanti, quelli che ti hanno cambiato l’esistenza: Conoscere quella persona, sposarti, fare un figlio, iniziare un lavoro, coltivare una passione, chiamare quella ragazza per invitarla a cena, la tua separazione, il lutto di una persona cara.
Tutto, ma proprio tutto quello che ha reso te la persona che sei nel bene e nel male, nei tuoi pregi e nei tuoi difetti. Prenditi del tempo per fare questo esercizio e se puoi, fallo adesso! Continuerai a leggere l’articolo tra qualche minuto, quando avrai finito.
Se sei appassionato come me di fisica quantistica, sai che l’osservatore influenza la realtà e agisce in un atto di co-creazione con l’Universo. Sei il regista del tuo film! Se non ti piace la scena che vedi, la puoi sempre rigirare, cambiare inquadratura e cambiare il punto di osservazione.
Dato che hai compreso di essere il regista, ti faccio un’altra domanda: Se la tua vita fosse un film, in quale genere lo metteresti? Comico, azione, d’amore, spionaggio, cartone animato, fiaba, fantascienza, catastrofico, guerra, sentimentale, avventura, drammatico.
Ti piace la categoria che hai scelto? Ho una cattiva e una buona notizia per te: quella cattiva è che tu hai la responsabilità di questa scelta, quella buona è che, grazie a dei percorsi completi che ho ideato per te, possiamo riscrivere insieme il copione della tua vita. Se vuoi saperne di più clicca su: RISVEGLIA IL TUO POTENZIALE e ALL INCLUSIVE ORO
Bene! Complimenti per essere arrivato fin qui. Ci vediamo nel prossimo articolo e ricorda: “Non esiste il caso o la coincidenza. Noi camminiamo ogni giorno verso luoghi e persone che ci aspettavano da sempre. Respira. Finalmente sei qui. Ti stavo aspettando. L’Universo ha un piano ben preciso per te e il tuo compito è scoprirlo!”.
Emanuele Spina